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sabato 21 maggio 2016

IL FANTASMA DELL'OPERA: IL GIARDINO DELLE TARTARUGHE


Da uno stretto vicolo del centro pisano si entra in un giardino, popolato da bellissime tartarughe di terra. La meno giovane ha 30 anni più della proprietaria e le è stata regalata dal suo pediatra quando aveva 6 mesi: una vita insieme! Poi sono venute le altre, curate con amore anche dalla figlia, la piccola Matilde, che serve loro abbondante lattuga. 



Il locale, oltre ad avere questo bello sfogo all'aperto, ha una parte interna molto calda ed accogliente dove ho gustato un pranzo tanto piacevole per i piatti quanto per la cortesia della "mamma" delle tartarughe e di suo marito, lo chef, che non disdegna puntatine in sala per sincerarsi che sia tutto a posto.
Ho optato per un antipasto ed un secondo, ben "impiattati", come direbbero gli esperti di Masterchef (sono convinta che questo programma abbia avuto un ruolo importante nel miglioramento dell'estetica delle portate ed anche nella nostra consapevolezza nell'assaggiarle).




Come antipasto mi hanno servito cialde di polenta con porri e baccalà: un equilibrio perfetto di croccantezza (data dalla cialda), dolcezza (il porro) e sapidità (il baccalà), da accompagnare con la salsa di barbabietola.
Per secondo mi sono fatta tentare dal trancio di tonno (mi piace talmente tanto che lo mangio anche sott'olio!) con carciofi, sformato di melanzane e pesce spada...tutto davvero ottimo.


Ed infine il dolce...anzi i dolci! Immagino che anche per voi questa ultima parte del pasto sia la più critica: quante volte vi dicono "per lei abbiamo dell'ananas". Ma io voglio il dolce, non la frutta!!!! Anche se sono celiaca! Ma mi rendo conto che fare preparazioni gluten free magari non venga in mente a chi non ha a che fare quotidianamente con questo problema.





Ed ecco una meravigliosa meringa alla panna e fragole e la palla dorata di cioccolato ripiena di gelato al torrone: due prelibatezze!

Pane senza glutine: no
Crackers senza glutine: sì

Il fantasma dell'opera
Via Palestro, 20
Pisa

sabato 7 maggio 2016

DA VITTORINO: UN SORPRENDENTE VIAGGIO NEL TEMPO


Se non fosse per l'arredamento che tradisce un periodo più recente, entrando da Vittorino sembrerebbe di essere arrivati a bordo della DeLorean di "Ritorno al futuro", in una data a cavallo fra gli anni '60 e gli anni '70, perché la cucina è straordinariamente quella! Basti pensare che i cavalli di battaglia sono la trippa e la ribollita e ad una delle due non rinuncio mai, fosse anche solo per un assaggio! 
Ebbene sì: noi celiaci possiamo mangiare anche quella fantastica zuppa di verdure e pane, perché da Vittorino sono ben forniti ed abrustoliscono fette gluten free per farci gustare appieno quest'eccellenza.
Allo stesso modo non ci è negato il crostone con pomodorini e lardo, antipasto perfetto
prima di una ribollita oppure di un secondo...l'ultima volta che sono stata da Vittorino mi sono fatta tentare da un altro piatto tipico delle case degli italiani di qualche decennio fa: ossobuco coi piselli, una vera leccornia anche se, a mio gusto, era troppo ricco di condimento (ma forse anche questo è tipico di una cucina un po' retrò). 


In ogni caso la cottura al punto giusto con la carne che si scioglie in bocca e la sua sapidità che si sposa benissimo con la dolcezza dei piselli merita di essere provata!


Come dicevo, non posso andare da Vittorino senza gustare anche solo un assaggio di ribollita o di trippa e stavolta ho optato per quest'ultima:





semplicemente perfetta! 
Anche i dolci non tradiscono il nostro viaggio nel passato: frutta cotta col gelato, tiramisù e zuppa inglese (ahimé questi due dolci non nella versione gluten free)...ma in quanti posti trovate la zuppa inglese?, oltre alla classica torta di riso, perfetto per noi celiaci. 
Su questo dolce ci sono diverse scuole di pensiero, tutte tenutarie della verità :-), e la mia contempla molta crema, bella compatta e non pallidissima, senza bolle d'aria, poco riso non al dente ma nemmeno sfatto...vi proporrò presto la mia ricetta, così mi direte che ne pensate.

Pane senza glutine: sì

Osteria Da Vittorio
Via Cavour, 28
Carrara

domenica 1 maggio 2016

PISACCO: DOVE TROVI UNO CHEF CHE NON SE LA TIRA E CUCINA BENISSIMO


Mentre aspetto di pagare il conto, dalla cucina fa capolino il cuoco, che non irrompe tronfio in sala, ma con metà del corpo nel suo regno e l'altra metà protesa all'esterno ci saluta cordialmente con un timido sorriso. 
Non sono facile nei complimenti, pensando sempre che possano anche mettere in imbarazzo, così non lo travolgo con le mie chiacchiere, ma quando, dopo qualche secondo, mi chiede se è andato tutto bene gli confesso che quando vado a Milano quasi sempre pranzo lì e la maggior parte delle volte prendo il suo risotto allo zafferano che è davvero ottimo. Fabio Gambirasi è bravo: i suoi piatti sono tutti equilibrati e non temo di sbilanciarmi nel dire che sono fatti con amore. Forse anche per questo cerca di accontentare i suoi clienti e, laddove possibile, rivisita il menù rendendo gluten free piatti diversamente inavvicinabili per noi celiaci, come il sorbetto di fragole con panna fresca e menta, che andrebbe servito con la meringa e che invece ho potuto mangiare, grazie al fatto che viene preparato al momento, e quindi ha potuto escluderla senza contaminarmi


Le cose belle del Pisacco sono tante. Innanzitutto appena si entra non si può che rimanere colpiti dall'arredamento: si vede che fra i proprietari ci sono collezionisti d'arte...sono particolari i lampadari, le sedie, i tavoli...
Poi si viene accolti da camerieri gentili e disponibili, non sempre impeccabili, ma lo era il ragazzo che ci ha serviti quest'ultima volta: un moretto con l'accento bresciano davvero in gamba e, nonostante la giovanissima età, è stato eccellente sia nel servizio, che nel rispondere alla nostre domande e nel dare suggerimenti, oltre a consigliare un vino che non conoscevo, ma che è interessante. Si tratta di una ribolla gialla non filtrata dell'azienda Nando (nome del nonno del proprietario), del Collio sloveno, col 60% delle vigne in territorio italiano. La Rebula 2013 è un bel vino dal colore aranciato, con profumi di frutta gialla e agrumi, fresco vivo e sapido con finale amaro di mandorla.
Altra gradita caratteristica del locale il fatto che già il menù sia "celiac friendly", visto che sotto ogni pietanza vi sono delle lettere che indicano la presenza di allergeni, fra cui il glutine.
Come vi ho già detto, prima del dessert, non ho rinunciato al risotto e di secondo ho preso delle seppie con finocchio insaporito allo zafferano...tutto ottimo! 



Pane senza glutine: no

Pisacco
Via Solferino, 48
Milano

lunedì 25 aprile 2016

GALLIANO A MASSA: SOGNO O SON DESTA?


Non sognavo! Questo mostro sacro del jazz ha suonato davvero a Massa ed ho avuto la fortuna di ascoltarlo! Per la verità il Teatro Guglielmi, una bomboniera dall'ottima acustica, non è nuovo ad ospitate di alto livello: ho visto Roberto Gatto con Rava, Fresu e Bollani - speriamo rifacciano qualcosa insieme - ed anche un altro monumento della musica che è Chick Corea un po' di anni fa!
Spettacolo fantastico, impreziosito come al solito da qualche battuta spiritosa nello stile di Galliano, egregiamente accompagnato da 7 archi. 
Al termine del concerto altra bella sorpresa è stata trovare lo Steakburger Gourmet aperto. Purtroppo in Versilia, diversamente che a Roma per esempio, i ristoranti non hanno aperture molto "lunghe" la sera e a Massa quando si esce da teatro le possibilità di essere sfamati non sono molte. Invece credo siano abituati a chiudere tardi: entrati alle 23 passate non hanno battuto ciglio e ci hanno fatti accomodare. Il locale è molto carino, stiloso ed anche il personale ed il cuoco sono in linea col luogo


Io mi sono lasciata trascinare dall'abitudine ed ho preso il solito panino con hamburger, bacon ed insalata (ne ho provati altri in diverse occasioni e devo dire che sono tutti gustosi ed equilibrati). Il gusto è deciso e la croccantezza di insalata e bacon si sposano bene con la morbidezza dell'hamburger. Quanto al pane non credo che sia una preparazione artigianale, ma non è affatto sgradevole.
Ho accompagnato il panino con verdure saltata (servite in una padellina), il tutto su un vassoio di legno: bella presentazione.
E per finire: Crème brûlée!
Ci siamo dilungati a chiacchiera senza che nessuno ci facesse capire che dovevano chiudere ed anzi prima di uscire abbiamo chiacchierato anche col cuoco su piatti e birre gluten free: al momento servono quella che ho bevuto anche al Mercato Centrale di Firenze, ma dovrebbero reinserirne un'altra...bisogna tornare a provarla!

Pane senza glutine: sì
Birra senza glutine: sì

Steakburger Gourmet
Via Cavour, 26
54100 Massa

venerdì 22 aprile 2016

LA REGINA DELLA PIZZA HA IL CIUFFO BLU...(AL BACIO A ORTONOVO)


...e accoglie i suoi clienti nel modo migliore: non con cortesia affettata che mette a disagio o con burbera scontrosità che infastidisce, ma con familiarità. Al Bacio si sta proprio bene sia per l'ambiente accogliente che per la pizza che è ottima sia gluten free che nella versione "normale". Io amo la margherita e poche volte prendo pizze farcite, mai la prima volta che vado in un locale: per poter valutare l'abilità del pizzaiolo e la bontà degli ingredienti credo che pizza base sia la migliore tester.
Visto che al Bacio sono di casa ho seguito il suggerimento di provare una nuova variante: crema di asparagi, asparagi e salame ungherese. L'idea mi è piaciuta molto perché sono per l'utilizzo dei prodotti di stagione e quindi l'ho provata anche se non mi convinceva l'abbinamento col salame ungherese.

Mi sbagliavo di grosso: il salame ungherese ci sta benissimo! Il sapore affumicato e saporito si sposa benissimo con la dolcezza e la mineralità degli asparagi e della loro crema. La cottura perfetta e la giusta elasticità della pasta, di altezza media hanno reso il piatto davvero gustoso, come al solito! 
Possiamo accompagnare la pizza con una birra senza glutine (generalmente hanno Peroni, Daura Damm o Tennet's) e per finire non manca mai almeno un dolce gluten free.
La pizza si sposa altrettanto bene col Vermentino: la Liguria è ricca di vini eccellenti, prodotti con questo vitigno. Nelle vicinanze del Bacio, andando verso Carrara, si trova Cantine Lunae Bosoni, che ha alcune ottime etichette pluripremiate, mentre dirigendosi verso Sarzana troviamo La Pietra del Focolare. Si tratta di un'azienda a carattere familiare, che ha 13 vigneti che insistono su più Comuni ed i più lontani sono a 7 km di distanza l'uno dall'altro: ci vuole davvero passione per coltivarli! Le etichette meritano tutte di essere provate ed hanno anche un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Tornando alla cena, l'altra sera sono stata fortunata perché, oltre alla sorpresa della pizza, ne ho avuto un'altra ancor più gradita: il tiramisù senza glutine! Suggerisco a tutti i ristoratori di prepararlo, ma anche a noi a casa, visto che si tratta di una ricetta davvero facile e che non "intralcia" le altre preparazioni: è sufficiente utilizzare, se si è stati attenti alla contaminazione, la crema del tiramisù e aggiungervi semplicemente dei biscotti per celiaci. 
Certo non è detto che poi ci venga così buono come quello del Bacio, ma almeno proviamoci!

Birra senza glutine: si

Pizzeria Al Bacio
Via Aurelia, 235
Castelnuovo Magra (SP)